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Il Bonus matrimonio religioso 2024 sarà veramente approvato?

lentepubblica.it • 28 Marzo 2024

bonus matrimonio religioso 2024Potrebbe arrivare un’agevolazione per chi decide di fare un matrimonio religioso: ecco cosa sappiamo sul nuovo bonus 2024.


La proposta di legge era stata già presentata il 13 ottobre 2022, con primo firmatario il leghista Domenico Furgiuele e si sta discutendo nuovamente alla Camera dei Deputati.

La misura apporterebbe delle modifiche agli articoli 16 e 16-bis del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90.

Le modifiche riguardano l’introduzione di agevolazioni fiscali e interventi per favorire l’accesso al credito per spese connesse alla celebrazione del matrimonio religioso.

Ma in cosa consiste il Bonus e come funziona? Vediamolo insieme.

Bonus matrimonio religioso 2024: come funzionerebbe

La proposta del Bonus matrimonio religioso 2024 nasce a causa del netto calo dei matrimoni in Italia. La causa principale è stata riconosciuta, dai firmatari della proposta, proprio nella spesa esorbitante dietro l’organizzazione del matrimonio.

La proposta punta a riconoscere la possibilità di una detrazione Irpef al 20% delle spese sostenute per il matrimonio fino ad un massimo di 20’000 euro.

Il rimborso sarebbe riconosciuto in 5 quote annuali. Perciò il valore massimo del Bonus sarebbe di 4000 euro, con rate pari a 800 euro l’anno.

Per poterne beneficiare, i richiedenti devono rispettare alcuni requisiti:

  • Cittadinanza da almeno dieci anni;
  • Reddito inferiore ai 23’000 euro (o inferiore a 11’500 euro a persona);
  • Avere un’età inferiore a 35 anni.

Tutte le spese per il matrimonio (ornamenti, abiti, bomboniere, etc.) devono essere certificate. Per questo motivo, bisognerà conservare i seguenti documenti:

  • Ricevuta del bonifico;
  • Ricevuta di avvenuta transazione per i pagamenti con carta di credito o carta di debito;
  • Documentazione di addebito sul conto corrente;
  • Fatture di acquisto (con indicate la natura, la qualità e la quantità dei servizi o dei beni acquistati).

La misura costerebbe circa 716 milioni di euro, che ricadrebbero nelle tasche dei contribuenti.

Per quest’anno, è molto difficile che la misura venga approvata. Toccherà aspettare la prossima Legge di Bilancio per vedere se ci sarà spazio per il Bonus matrimoni anche se, ricordiamo, il Governo nella prossima Manovra non potrà ricorrere all’extra deficit, per finanziare le misure in programma.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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